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Castel Passerino di Andrea Pelleriti

Nel trail bisesto avevo mancato per pochi metri la deviazione per Castel Passerino e da allora ero rimasto col desiderio di visitare quel che resta di questo avamposto quattrocentesco sulle colline sopra Cerasomma. Il Covid-19 ha fermato per un paio di mesi le scorribande nei boschi che, per fortuna, dal 4 maggio, in solitaria, si possono riprendere. Così ho fatto rotta su Castel Passerino e la Polla del Bongi, in solitaria. La mia prima piccola esperienza trail in solitaria, sicura e ben gestita grazie ai consigli e le app che i compagni del Survival Trail runner mi hanno trasmesso e insegnato a usare.

Sono partito da casa, in verità con l’idea di fare una cosa diversa ma poi il richiamo del bosco è stato forte. Ho fatto rotta su San Donato e Meati e da qui sono entrato nel bosco, percorrendo un sentiero corribile ma reso insidioso dalle numerose MTB che ho incrociato sfrecciare in discesa. Questo, in effetti, è l’unico neo della mattinata che nn solo nn mi è piaciuto ed ha, per fortuna solo in parte, rotto l’incantesimo e la magia del sentiero e del bosco ma mi è sembrato pericoloso perché in un paio di occasioni me le son trovate davanti all’improvviso su una curva.

Castel Passerino è una fortificazione sul Monte Romagna che risale al Medioevo ed era strategica perché dominava sia il versante lucchese che pisano. Si trova vicino alla Rocca di Riprafatta ed aveva una torre centrale racchiusa in due cerchia di mure concentriche Fu demolito nel 1313 per ordine del condottiero pisano Uguccione della Faggiola; ricostruito da Castruccio Castracani nel 1337, invaso dai pisani e incendiato nel 1394, fu poi abbondonato agli inizi del 1400.

Ho trovato tanti rovi e pietre e quel che resta della torre ma ne è valsa la pena correre fin qua, anche solo per vedere il panorama della vallata circostante.

Sarebbe interessante tornarci di notte magari a luna piena anche se c’è da stare molto attenti perché si rischia di incappare nel fantasma dal mantello nero. Si credeva che in quella zona fosse stato nascosto un tesoro ed il fantasma fosse il suo custode! La leggenda narra di un guerriero che arrivò ai piedi del castello con dell’oro nascosto una sacca di cuoio. I soldati di guardia al Castello lo accolsero, lo ospitarono, fecero ubriacare e uccisero per derubarlo; dovettero però nascondere il bottino perché altri avventori si avvicinarono al castello; in realtà erano milizie nemiche pertanto inizio la battaglia. I soldati di guardia al Castello morirono ed il tesoro non fu mai ritrovato e il fantasma del guerriero è sempre rimasto li a vegliare sul suo oro.

Si dice anche che presso il castello ci fosse una cappella con una fessura buia, profonda e puzzolente che conduceva all’inferno! ma io non l’ho trovata, forse è rimasta schiacciata dalla torre ?

Finita la mia visita a Castel Passerino riprendo a correre sul sentiero finché non trovo il bivio che conduce alla polla del Bongi ma purtroppo non c’è acqua da bere.

Proseguo così la mia corsa nel bosco finché non incrocio la strada di Meati sbucando proprio davanti ad una edicola di culto lungo la strada; non capisco quale sia la ragione per cui è stata costruita proprio li, chissà forse, come narrano le leggende che ruotano intono a queste “casette di culto” per ricordare eventi inusuali come le rose sbocciate nella neve, o l’acqua che fuoriesce da rocce secche, oppure insetti d’oro, o musiche che incantavano i viandanti. Bello correre in un ambiente così ricco di verde e leggende!

https://pellerun.home.blog/2020/05/11/castel-passerino/

Altro trail corso in zona: Trail bisesto… Trail funesto

https://pellerun.home.blog/2020/03/18/trail-bisesto-trail-funesto/

Buona lettura !

Tags: GirisuiMonti, pellerun

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