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GiroTonno in Pizzorna di Andrea Pelleriti

GiroTonno in Pizzorna targato Survival Trail Runners … insuperabile !

Di cosa si è trattato ? Un TA (trail autogestito… questo era facile da immaginare, noi Survival organizziamo questi !) con ingredienti ben mixati tra loro … percorso di 25 km, d+ 1500m. che ci ha fatto conoscere una parte delle Pizzorne, un bel gruppo affiatato di “cinghiali” capitanato da Alberto e Giulia, un terzo tempo ricco e abbondante ben autorganizzato grazie anche alla presenza del Tonno che è un maestro anche in questa specialità.

Ma veniamo ai dettagli della giornata.

Obiettivo Pizzorne, luogo storico, incantevole, abitato in primis da Caino che cammina, cammina, dopo aver ucciso il fratello Abele, scappò proprio qui! Stava nascosto nei boschi, proprio quelli che abbiamo percorso anche fuori sentiero e dormiva in grotte e anfratti, avendo paura degli animali selvatici e delle erbacce che crescevano rigogliose, allora come oggi.

Per noi, partenza da San Andrea in Caprile per iniziare la salita a San Pietro Marcigliano fino in Pizzorna, passando poco sotto la vetta del Monte Quercia del Papa nota per la sua fonte ,

e salendo sulla vetta del Monte Scarpiglione (siamo già a quota 810 m slm… E la foto è di rito oltre che l’annotazione sul quaderno della vetta).

Siamo carichi e motivati, ripartiamo. Prossima meta la Chiesa del Crocifisso sull’altopiano Pizzorne dove si può fare una piccola sosta per bere alla fontana e reintegrare i camel bag con acqua fresca.

Da qui rotta su Pietra Pertusa (970 m slm) , “discesa pericolosa”, un bel tratto fuori sentiero per riconquistare la vetta e trovarsi a Colle Mandrione (969 m slm) al punto di decollo dei parapendio; prima, però, una “scoperta” … La roccia incisa dai viandanti ad inizio 1900… Si narra che in zona, una sera, Caino vide Dio nel cielo che gli chiese cosa stesse facendo! Lui rispose che stava raccogliendo dei rovi tanto era disperato ed allora Dio lo incalzo dicendogli che faceva bene e che con quelli avrebbe poi fatto una corona per suo Figlio! Le Pizzorne sono al centro della storia… Forse non tutti lo sapevano fino ad ora… Ma la storia prosegue… Ed anche la nostra corsa

e puntiamo nuovamente su Pietra Pertusa per esplorare i Dolmen.

Dopo aver risostato sull’altopiano per uno Snack veloce e una bevuta alla fontana discesa di rientro passando per un sentiero “Pizzorna” ricco di sorprese. Prima gli scorci offerti dal Rio Sana e poi la cascata che si forma lungo il suo scivolare a valle, dove qualcuno ha azzardato anche il tuffo!

E poi la Vecchia cartiera prima di rientrare a San Andrea dove ci siamo lasciati andare ad un terso tempo con i controfiocchi, anche per festeggiare il fatto che non abbiamo incrociato né visto la “Forestaria” ovvero la fantasima delle Pizzorne… Che si dice sia così alta che la testa arriva a toccare le cime dei castagni e segue i passanti o si fa trovare seduta agli incroci di strade e sentieri… Un’anima del purgatorio in cerca di preghiere e suffragi! Mentre Caino fini all’inferno dopo aver vagato a lungo in Pizzorna e da lì chiese a Dio un po do conforto in virtù del fatto che gli fu detto che faceva bene a raccogliere i rovi spinosi. Dio decise che sarebbe rimasto all’inferno le 12 ore del giorno, permettendogli di salire in cielo durante la notte e salire sulla luna a rifocillarsi. Ed ecco perché nelle notti di luna piena si vede il volto di Caino sulla luna e si usa cantare : vedo la luna, vedo le stelle, vedo Caino che fa le frittelle, vedo una tavola apparecchiata, vedo Caino che fa la frittata… Sulla nostra tavola però niente frittata ma squisiti sformati, la famosa Zizzona di Eboli e le torte lucchesi coi becchi.

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Tags: GirisuiMonti, pellerun

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