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Monti pisani lucchesi di Andrea Pelleriti

Un bel giro, divertente, allenante, in alcuni tratti panoramico è quello che, partendo da San Lorenzo a vaccoli, percorrendo la via dei bovi, permette di arrivare alle Croci di Vaccoli e da lì, percorrendo il sentiero 00 , arrivare all’Eremo della Spelonca prima e a passo di Dante poi.

La via dei bovi sale nella valle del Rio di Vaccoli tra il monte le Croci e il Penna. È molto verde, con dei tratti in cui si cammina in una stupenda galleria naturale di alberi caduti.

È la via che percorreva spesso anche il pastore Giuseppe, un pastore che viveva verso i 4 venti. Una sera, mentre tornava a casa, proprio sotto il monte Penna vide un agnellino. Pensò fosse uno dei suoi, anche se non si capacitava come fosse finito così distante da casa, e così, se lo mise sulle spalle e iniziò a salire il sentiero. Più Giuseppe saliva, più il peso sulle spalle aumentava ed aumentò così tanto che fu costretto a farlo scendere. Come l’agnello ebbe le zampe a terra scappò via veloce scomparendo nel buio con una risata beffarda… Fu uno scherzo del Linchetto che si aggira in quella zona! 

Arrivato alla croce di vaccoli, ho preso lo 00 in direzione monte Aguzzomonte Pervia, Le Cimettemonte Cupola, fino all’Eremo e alla grotta di Spelonca. Un percorso che un tempo fu camminato(io corso, ma lui non era allenato ) anche dal Diavolo che, senza saperlo, si trovo all’improvviso davanti proprio l’eremo della Spelonca. Io, giunto lì, mi sono fermato per osservare la cappellina, per vedere le vasche intagliate nella roccia che forse fungevano da fonte battesimale e fare qualche foto.

Lui, il diavolo, invece, se la diede a gambe finendo in un rovo di more che si coprirono di muffa! Era l’11 ottobre di un anno che fu e da allora, infatti, se vogliamo cogliere le more ancora dolci e buone dobbiamo farlo prima dell’11 ottobre perché dopo quella data si coprono di ragnatele e diventano acide… Provare per credere 

Dall’eremo, proseguendo si arriva a passo croce.

Da qui, si può proseguire a passo di Dante o scendere a Cotro(sobborgo di Santa Maria del Giudice). Scendendo a Cotro, come ho fatto in una delle mie escursioni Trail, si percorre un sentiero dove si narra si trovi una misteriosa “ciampata“. È l’impronta di dello zoccolo di una mucca su una pietra. Gli anziani del posto raccontano, ancora oggi, che sia stato lasciato da una vacca d’oro che è stata nascosta da quelle parti. Scendendo ho guardato attentamente ma anche io, come molti che hanno cercato di trovarla, non ho visto niente!

Alla prossima!

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Tags: GirisuiMonti, pellerun

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