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Sacred Forest Short Trail di Caterina Pagano

Sacred forest short trail

Sciropparsi tre ore di macchina per correre 14 chilometri? Yes we can!! Ma per un motivo più che nobile: il rientro ai trail del mio consorte-marito-compagno di vita- di corsa-di trekking ecc..(non di arrampicata, ma ci sto lavorando! ;P ) Ivan. Riprendere con 25km mi sembrava decisamente scortese verso le sue caviglie, quindi, vedendolo motivato, ho pensato che la cosa migliore fosse assecondare la sua inclinazione: Sacred Forest Short Trail, non ti temo!

Brevi cenni sulla sede del trail, Badia Prataglia: un luogo ameno in una foresta grandissima e verdissima, che col sole deve essere qualcosa di spettacolare. Noi sole non se n'è trovato, ma ci accontentiamo.

Brevi cenni sui presenti e su come funziona una trasferta Survival.

È una cosa seria: organizzazione ferrea, dieta morigerata e rigore militare sono imprescindibili.

Eccoci dunque: Cate (io ) e Ivan , Baldo, Age, Salvo dal sabato sera; Anima Nera (aka Alessio) , David (che non è un survival ma si è amalgamato bene) Marco ( survival ma lo conosco poco) Cristina dalla domenica mattina.

Una serata Survival pregara è già di per se’ un’impresa, per i litri di birra che scorrono (questa cosa del carico dei carboidrati ci è un po’ sfuggita di mano), per il clima da gita di terza media ( censura censura!), per le cibarie assolutamente casuali ingurgitate che si riproporranno, immancabilmente, nelle più svariate forme, tra la notte e la mattina in gara. La ciliegina sulla torta resta comunque la notte. La notte! Il sonno! Baudelaire dice sul sonno: avventura sinistra di tutte le notti. Ma il sonno va conquistato...e qui si riconoscono i survival più tenaci.

I veri eroi sono loro: sprezzanti delle temperature polari di questo strano maggio, incuranti della pioggia battente, Age, Baldo, e Mr B Aka Salvo decidono di dormire in tenda, poi visto il diluvio optano per l'auto, ad eccezione di Brown (mrB). Baldo dice di aver provato a svegliarlo, ma invano.

Io e Marito invece optiamo per un più confortevole agriturismo  col riscaldamento appalla e coperte pesanti. Comodoni..Persino la colazione strafiga con vista sulla foresta..

MA non divaghiamo. Parliamo del bosco.

Brevi cenni sullo short Trail (essendo 14km non è che si possa scrivere tantissimo)

Una figata pazzesca. Perchè??? Perchè è organizzato strabene, e se devi affrontare 14km lo prendi davvero come una goliardata. Corri,  ti godi la foresta più bella mai vista, corri ancora, ti rotoli nel fango con caparbia soddisfazione perchè in così pochi chilometri non ti verranno le vesciche nei piedi. Puoi concederti il lusso di pestare tutte le pozze , pozzanghere, laghetti, ruscelli, rigagnoli, stagni, torbiere, insomma, puoi razzolare in tutto il viscidume che vuoi senza preoccuparti della minima abrasione. Se ci penso quasi mi commuovo: il tempo ci ha graziati, non si è preso ne’ freddo ne’ pioggia; una nebbiolina mistica ha avvolto i tronchi secolari, ed era così mistica che mi ha completamente distratta dal dislivello e dal tracciato. Ero così concentrata sul “ploci ploci” delle scarpe sul terreno appiccicoso, meravigliosamente melmoso, che non ho la minima memoria delle salite e delle discese, ma solo dell’incommensurabile bellezza di eterni faggi e abeti, del tappeto soffice e profumato di foglie, e delle goccioline d’acqua che  filtravano qua e là’, mentre noi zampettavamo un po’ scivolando in salita, un po’ in discesa. Penso di non aver quasi sentito la fatica, o magari l’ho sentita, magari ho pantaffiato con la mia solita cadenza da novantenne asfittico e le mani intrecciate dietro la schiena, ma era così tanta la gioia di essere li’, con Ivan, e poter condividere con lui una così sovrabbondante bellezza, che tutto il resto è finito in secondo piano. C’era solo la foresta nebbiosa e profumata. Impossibile non innamorarsi. Questo è Love Trail con la L e la T maiuscole.

Detto ciò, giusto il tempo di pensare concretamente a questo brainstorming di positività silvestre che ,ahimè, la gara si è conclusa. Siamo anche arrivati al termine della corsa con dignità: io sono più lenta di marito in salita, lui è una tartaruga (più di me) in discesa. Ci bilanciamo, perfettamente, eppure non siamo nemmeno arrivati ultimi. Trail in coppia ampiamente superato!

Al’arrivo, giusto perchè abbiamo avuto la fortuna di non prendere pioggia, la sorte ci ha accuditi con una doccia bollente e un degno pasta party per recuperare le 12 calorie consumate.

I nostri amici purtroppo -chi più chi meno- pioggia ne han presa, e anche freddo , nebbia, grandine...insomma, hanno affrontato la furia degli elementi da veri survival e hanno superato brillantemente questa prova,Anima e Baldo nella 25km, e Age e Salvo e Cristina nella 50, trasformata in 52 per via del maltempo.. Onore a tutti insomma! E alla prossima trasferta!!!

Pace Amore e Sassi e Scale per tutti!

Cate

 

Tags: Trail, Pagano

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