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La passione vince su tutto di Alessandro Tonelli

Nella vita, nel lavoro ma anche nello sport ho sempre vissuto di obbiettivi.

Logicamente sempre commisurati alle mie capacità... ma sono anche un sognatore... perché alla fine non costa nulla e mi fa star bene.
Su queste pagine solitamente si raccontano le forti sensazioni che da questo sport, partendo dal viaggio, dagli amici, dai pensieri la notte prima della gara e infine il grande evento.
Questo può essere ufficiale ma anche no perché i trail più belli tante volte sono quelli che si fanno esclusivamente in compagnia di amici e compagni di squadra.
Il 2020 per le note vicende sanitarie ha portato ad annullare praticamente le competizioni più importanti della stagione. Doveva essere un anno non di transizione. Alzare l’asticella era il mio obbiettivo soprattutto nei km.
Le iscrizioni erano già partite per alcuni Trail minori ma anche per gare importanti a livello internazionale.
Dai 60 km del Mugello al Dolomiti Extreme Trail e poi GTCourmayer, la "Mountain" del Cervino e infine chiudere con la spettacolare Via di Annibale.
Niente di tutto questo.... tutte annullate ...Holy God !

Ma il Trail non è fatto solo di corse e gare,  è anche una scuola di vita dove il gioco di squadra ti aiuta comunque a crescere, soprattutto a stare con gli altri. A dividere gioie e dolori con qualcuno sempre pronto a darti una pacca sulla spalla.
Perché se in gara sei da solo e devi far conto solo ed esclusivamente sulle tue forze fisiche e mentali, nei nostri Trail autogestiti lo spirito di gruppo è fortissimo.

Questo è l’atteggiamento che mi ha fatto maturare nei Survival.

Ho voluto scrivere questo articolo principalmente per ringraziare questo gruppo .
Ricordo bene i primi Trail impegnativi dove chiudevo la coda sbuffando e soffrendo come un cane. Timoroso di essere un peso per gli altri che invece mi hanno sempre aspettato e sostenuto.
In pochi mesi ho allungato km e dislivello ed oggi per me è un motivo di orgoglio essere invitato a delle uscite molto impegnative.
Così dopo l’apertura delle frontiere regionali ho gradito molto gli inviti di Riccardo e Gabriele a due Trail che fino all’anno scorso mi sarei sognato.
I test sono stati superati e l’autostima è salita vertiginosamente ma con i piedi sempre ben piantati per terra.
Bellissimo il primo trail attraverso le colline livornesi dove per 27 km ho tenuto botta ai ritmi di Riccardo che soprattutto in salita mi da dei punti. Non ho mollato un centimetro. Attaccato come una zecca 😂

Poi gli ho detto di mollarmi e così mi sono arrangiato seguendo le tracce del percorso tramite applicazioni GPS... tutte cose imparate in questo gruppo.
Alla fine ci siamo ritrovati alle macchine con 46 km fatti ( lui 50 😬 ) e tanta birra bella fresca ad aspettarci.

Poi una molla è scattata nel mio cervello ( ebbene si ne possiedo uno !! ) per scrivere questo articolo... ed è successo il 19 giugno scorso.

Meno km ma tanto DAF ( dislivello a fottere lo chiamiamo in gergo ).
E qui ad aspettarmi c’erano Gabriele e Giulia due autentici stambecchi toscani.
Mi avevano già messo alla prova una settimana prima sui miei sentieri di casa ( spero di averli fatti soffrire un pochino 😀...) ma le Apuane sono completamente un altro territorio.
Aspro, tagliente, suggestivo, complesso... gli aggettivi sarebbero infiniti.
Qui ho allenato soprattutto un aspetto importante :  la concentrazione.
Può sembrare un aspetto secondario rispetto alla fatica fisica su questo percorso davvero impegnativo.
Invece garantisco che la fatica mentale si è fatta strada molto velocemente,  perché su quel territorio non essere concentrati può essere fatale.
Quindi avanti tra salite mostruose e ferrate.
Tanta fatica ma anche tanta soddisfazione che è difficile da descrivere.
Le foto e i video che giro sono ricordi indelebili ( fra trent’anni mi piacerebbe rivederli mentre faccio una bella passeggiata in montagna 🤣) e con Gabriele, altro appassionato fotografo e cameraman,  ci sbizzarriamo scattando centinaia di foto e video.
Adesso a fine luglio mi attende la cosiddetta prova del 9 : il Camp del Mont Blanc, 90 km in due giorni e 5500 D+ insieme a professionisti del TRAIL dai quali spero ancora di apprendere nozioni per la mia crescita ( mentale e tecnica .... non fisica .... per quella rimango un piccoletto.... ma come dice il proverbio dentro la botte piccola c’è il vino buono 😉 )
Ringrazio Dio di farmi vivere a pochi minuti dal mare e a poco più di mezz’ora dalle Alpi.... con territori così la voglia di TRAIL arriva in automatico.
Spero di aver trasmesso un po’ della mia passione, e mi auguro che alla fine possa incuriosire qualcuno come è successo a me leggendo articoli come questo.

Un saluto da Capitan Tonno 🐟 🏃‍♂️

 

Tags: GirisuiMonti, Tonelli

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