Avevo corso di notte, una volta, una gara a staffetta, tra l’altro breve, di poco più di 3km, su strada, un paio di anni fa. Una gara però non è correre di notte, liberi, nel bosco. Una gara trasmette qualche sensazione ma non tutte le emozioni e vibrazioni che si provano trovandosi solo nel bosco, dove l’unica luce è la tua frontale e devi prestare attenzione a dove mettere i piedi e al tempo stesso guardarti intorno per goderti l’oscurità mentre con l’orecchio assaggi i rumori della notte.

La prima occasione si è presentata con i #survivaltrailrunners, guidati, manco a farlo apposta, dall’Oscuro. Ci siamo avventura sulle colline livornesi.

In 4 temerari ci siamo affidati al percorso pensato da Salvo che ci ha fatto assaporare bei panorami al tramonto e scorci luminoso su Livorno a buio inoltrato. Un giro nel parco provinciale dei monti livornesi, da Salviano all’Eremo di Sambuca, la valle Benedetta e Limoncino.

La frontale, acquistata per l’occasione, si è comportata alla grande ed il giro fatto si è prestato molto bene al battesimo. Poco più di 20 km, d+ circa 900 metri, sentieri misti, alcuni single track altri più ampi.

Altro bel giro in notturna è stato quello a Castel Passerino. Un percorso che avevo già sperimentato (e descritto) di giorno

Castel Passerino

L’idea iniziale era di fare una birra con un amico, con Fabrizio, già compagni di altre avventure. Poi ha prevalso la passione per la corsa ed ho anticipato il giro che avevo già annunciato fare in solitaria e siam partiti. 15 km per d+ 650 m circa. Non c’è dubbio che Castel Passerino di notte, illuminato solo dalla frontale, esercita un gran fascino. Da luogo misterioso quale è, il buio lo rende ancora di più tale… e per fortuna siamo andati in una serata in cui la luna non era piena, altrimenti chissà come sarebbe andata! (leggere l’altro articolo su Castel Passerino per capire! ).

 #pellerun & #pelletrail  lifestyle

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